"Oh mi scusi, non sapevo fosse sua". Questa frase, apparentemente logica, è stata pronunciata da una signora che era appoggiata alla barra delle biciclette del BikeMi, proprio davanti all'attacco di quella che il sistema mi aveva appena assegnato. La naturalezza con cui, mentre si spostava, mi ha posto la domanda mi ha colto un po' alla sprovvista e quindi non ho avuto reazioni particolari se non "nessun problema" seguito da un sorriso.
Ammetto che non so se chiedermi come mai così tanta gente non conosca il servizio BikeMi, oppure come mai una persona non sia spinta dalla curiosità di scoprire cosa sia quello strano accrocchio con attaccate tante biciclette identiche a cui ci si appoggia...
La stazione dove è avvenuto tutto questo era quella di San Babila, visto che, per la prima volta, quella 'mia' era vuota: l'ultima bicicletta mi è stata "sgraffignata", quasi sotto i miei occhi mentre raggiungevo la stazione, da una ragazza che non era nemmeno carina.
Bicicletta in ottime condizioni e viaggio assolutamente piacevole, mentre le giornate diventano sempre più corte e con questo ecco la prima settimana della moda che trasforma Milano in una specie di bolgia infernale, tra modelle mamma mia cosa non si vede in giro) e piccole chicche come quella dell'omino "Givenchy" che vagava per Corso Vittorio Emanuele II, più o meno all'altezza delle Messaggerie Musicali, con un ambaradan addosso che lo faceva sembrare, mi dispiace per lui, molto, ma molto ridicolo.
mercoledì 23 settembre 2009
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