lunedì 26 aprile 2010

maintenance, found & hide

L'ho sempre detto: con BikeMi si può fare del gran geocaching a Milano. E così Venerdì l'ho sfruttato per fare tutto ciò che si fa con il geocaching, grazie anche ad una bicicletta in perfette condizioni (2 consecutive... wow)

1) Manintenance. I geocache vanno manutenuti perchè si possono rompere, possono sparire, il loro contenuto si può bagnare o, anche semplicemente, si esaurisce lo spazio nel "logbook", il luogo dove i vari visitatori firmano, segnando la loro presenza. Il nostro cache di San Babila (GC1Q3NA) era in questa situazione... logbook esaurito e, tra l'altro, il tappo del cache era andato perso. E così ho provveduto alla sua totale sostituzione... lo avevo già fatto, ricordate?

2) Found. A poche centinaia di metri da questo cache si trova un piccolo "plastico di bronzo" che rappresenta il centro di Milano. Ho sempre considerato questo come una delle tantissime piccole curiosità della mia città e ho sempre desiderato nascondere un cache lì vicino... ma la mia bravura nella creazione di cache "perfettamente cammuffabili nell'ambiente" non è all'altezza, ho chiesto ad un altro geocacher (Piero "anubi") di provarci e lui... ha creato un piccolo capolavoro (GC1VK5Z). E' stata una fantastica sorpresa.

3) Hide. I geocache si nascondono e... era da un po' che non lo facevo, anche a causa della lunga pausa dovuta, più che altro, al cambio di casa. E così ho colto l'occasione per nascondere un cache appartenenti ad una serie ispirata ai quiz di un gioco per il Nintendo DS. Per trovare il cache bisognerà, infatti, risolvere un piccolo quiz ma, allo stesso tempo, si scoprirà una piccola curiosità, ossia il fregio che, probabilmente, è legato al fatto che in questi palazzi è nata l'Isotta Fraschini.

giovedì 22 aprile 2010

il tempo passa, le cattive abitudini no

So che dovrei dirlo sottovoce, ma credo che finalmente sia arrivata la primavera... e questo, in concomitanza con la guarigione (credo) della mia caviglia e di altri fattori mi hanno riportato con il sederino su una delle "biciclette del papo" come le chiama la mia Nicole.

Già... dopo tanto, tantissimo tempo ecco che finalmente torno a casa utilizzando il servizio... con una bicicletta in ottimo stato (si, vabbè, i freni un po' lunghi, ma veramente un nulla): cambio perfetto, sellino solido e ruote gonfie. Perfetto.

Quello che non è perfetto è che le cattive abitudini sembrano proprio non passare e/o sparire, anzi... prolificano come per i figli. E così alla mia solita stazione (Donizzetti) mi trovo dinnanzi a questo indegno spettacolo. Non una, ma due macchine beatamente parcheggiate alla "pene di segugio"... (si, proprio alla "cazzo di cane").

Bah... non si poteva pensare di dare la la RU 486 ai genitori di questi incivili? Sono più che convinto che la popolazione milanese (e mondiale) ne avrebbe certamente guadagnato!